come pubblicizzare corsi formazione

Promuovere il tuo corso di formazione sul web. Gli strumenti utili

Ultimo aggiornamento: luglio 2021

Come forse avrai capito visitando il mio sito, da molti anni mi occupo anche di formazione e per questo sono entrata in contatto con moltissimi enti e scuole di formazione per adulti che promuovono corsi dei più vari generi e nei più disparati settori.

La formazione degli adulti – quella post-scolastica, per intenderci – solitamente è privata, ad esclusione di qualche iniziativa in collaborazione con fondi regionali destinati alle politiche attive del lavoro e dunque alla formazione con l’obiettivo del reinserimento.

Corsi per venditori, corsi di digital marketing ma anche master cosiddetti executive per manager e professionisti, corsi di comunicazione e di marketing, corsi per export manager come quelli promossi in uno dei progetti a me più cari. Tutto questo e molto altro, rientra nelle proposte che ogni ente di formazione, accreditato o no, lancia sul mercato.

Mettere a disposizione degli utenti un percorso formativo non è però sufficiente a garantire afflusso di discenti.


Indice dei contenuti


Un settore molto competitivo? La risposta è nella nicchia

Tanti enti, una proposta formativa decisamente abbondante e, in più, la competizione dei corsi online che negli ultimi anni sta conquistando sempre più fette di mercato. Quella sui corsi di formazione è una vera “battaglia” che si combatte in ogni provincia d’Italia.

I numeri più aggiornati che sono riuscita a trovare in rete sono in una ricerca Fractals riassunti nella cartina che segue (presa da questo articolo), dati riferiti al 2012.

enti di formazione in Italia

La cartina dice che in Italia ci sono 1290 enti accreditati presso le regioni e sono pronta a scommettere che oggi ne siano ancor di più. A questi vanno aggiunti quelli non accreditati, ovvero le iniziative private (e online) delle quali pullula il mercato. Come emergere da questo mare magnum di proposte formative? Come fare successo con la tua idea legata alla formazione?

Se segui il mio blog sai già quanto io creda e quanto spesso ricordi, la necessità di riferirsi ad una nicchia di mercato, ovvero ad un’audience specifica, al fine di rendere più efficace il messaggio e la strategia di marketing e comunicazione.

Se la tua idea è rivolgerti “a tutti” perché il target del corso è ampio, non troverai facilmente dei canali specifici che possono aiutarti nella diffusione del tuo corso. Se invece sei in grado di disegnare un profilo-utente piuttosto preciso saprai dove andare a “pescare” i tuoi clienti.

Questa è una regola generale che vale per ogni settore e per ogni attività. Tra l’altro l’attività di comunicazione e diffusione ti costerà sensibilmente meno quando è circoscritta, una questione da non sottovalutare.

5 strumenti fondamentali per promuovere i tuoi corsi

promuovere corso online

Se sei titolare di un ente di formazione o di un’azienda che promuove corsi e seminari ci sono degli strumenti che non puoi fare a meno di utilizzare perché sono fondamentali per la ricerca dei clienti (i discenti) e la pubblicizzazione delle tue attività.

#1 Un sito web funzionale

La prima cosa che dovresti fare è dare uno sguardo alla tua piattaforma web: il tuo sito è aggiornato? Contiene tutte le informazioni necessarie affinché i tuoi clienti o potenziali tali possano trovare il corso per loro? E’ facile da navigare? Parla il loro linguaggio o è troppo tecnico?

Tieni presente che sono moltissimi quelli che arriveranno a conoscere la tua realtà tramite il tuo sito web (specie se ben fatto) grazie a un posizionamento organico su Google, lo stesso che ti ha permesso probabilmente di trovare questo articolo. Ecco perché non aggiornare il  sito aziendale, ovvero continuare ad usarne uno obsoleto e poco funzionale, può costituire – prima ancora che un brutto modo di presentarsi – anche una perdita in termini economici.

Per verificare lo stato di salute del tuo sito puoi fare un’analisi attraverso alcuni strumenti web gratuiti e disponibili in rete che Paolo Di Pierdomenico ti racconta in questo bel post.

Pensa al tuo sito web aziendale come alla tua sede: la manutenzione è fondamentale per avere la possibilità di dare una buona impressione, un’immagine professionale e corrispondente alle tue reali caratteristiche.

Quello che dovrai tenere presente è che senza l’aiuto di un bravo SEO che ti segua sin dall’inizio o di un consulente di digital marketing che sappia darti tutte le dritte del caso, il tuo sito potrebbe restare un luogo nascosto nel web ed ottenere – dunque – pochi risultati.

Non sai cos’è la SEO e hai bisogno di un’idea più precisa di cosa si possa ottenere grazie al digital marketing?

>> LEGGI QUESTO ARTICOLO <<

#2 Contenuti interessanti ed organizzati

Quello che ti darà la possibilità di essere trovato dai tuoi clienti e nel contempo, di convincerli che scegliere il tuo corso è la soluzione migliore alle loro domande, non sarà (solo) la grafica accattivante, né le foto ad alta risoluzione che hai scelto per la tua home page.

Quello che ti darà l’autorità che ogni cliente cerca nel suo fornitore sono i tuoi contenuti.

Pensa a te, a quando fai una ricerca sul web, a quando visiti un sito. Cos’è che ti fa pensare: “Questi qui sono proprio bravi”? Secondo me, almeno per la mia esperienza, è un’idea che parte dal sito gradevole ed usabile, ma che si sedimenta poi quando leggo i contenuti, gli articoli, le pagine.

Ovviamente all’interno del sito devo poter vedere l’attività costante, viva. Se trovo un bel sito, con delle belle pagine web, magari scritte bene, ma che risalgono all’anno scorso (si vede!) cosa posso pensare? Quello che penso io – da utente – è che l’attività sia forse chiusa, che non esista più e che il sito sia rimasto, oramai in stato di abbandono, come tanti altri. Come faccio ad immaginare che ci sono nuovi corsi? Come faccio ad avere voglia di contattarli?

Integrare un blog nella tua piattaforma è la soluzione migliore. Avrai la possibilità di creare un piano editoriale e di parlare direttamente alla tua audience guadagnando visitatori e clienti, di stimolare attenzione e dialogo attorno agli argomenti che tratterai. Il discorso sul blogging è complesso. Ma forse visitando questa pagina potrai chiarirti le idee.

Oltre a contenuti aggiornati, secondo me, occorre organizzare il sito affinché l’utente possa:

  1. Capire immediatamente chi sei e cosa fai
  2. Trovare quello che cerca, muovendosi agilmente tra le pagine
  3. Trovare i tuoi riferimenti ed una maniera rapida ed immediata di contattarti

#3 Una newsletter ed un modulo per l’iscrizione

Una delle principali strategie che un ente che eroga formazione dovrebbe attivare è quella della cosiddetta lead generation, ovvero della creazione di una lista di potenziali clienti interessata al tuo servizio.

D’altro canto tu non fai corsi, ma vendi corsi. E in questa apparentemente piccola differenza è racchiuso il cuore della questione. Il tuo mestiere è quello di vendere e per vendere hai bisogno dei tuoi clienti, il tuo bene più prezioso.

Dunque sicuramente devi avere:

  • Un buon database organizzato di indirizzi email
  • Un modo per raccogliere questi indirizzi in modo efficace e legalmente corretto
  • Una strategia di contatto con queste persone
  • Un modo per restare in contatto con queste persone e “nutrire” il loro interesse nei loro confronti

Se la scelta del tipo di database e delle regole della privacy attengono l’uno a una preferenza personale, l’altro a una scelta dettata – probabilmente – dal tuo consulente legale, ci sono un sacco di elementi ancora sui quali la tua decisione è importante. Andiamo per gradi.

Lead Generation, ovvero come raccogliere nuovi clienti per la promozione dei tuoi corsi di formazione

Uno dei modi più efficaci è quello di inserire all’interno del sito web un modulo per l’iscrizione alla newsletter.

La newsletter è infatti un modo molto “soft” per avvicinare potenziali clienti interessati ai tuoi corsi alla tua scuola. Naturalmente perché trovino questo modulo nelle tue pagine devono essere già arrivati al tuo sito web e per questo ti consiglio di dare uno sguardo al punto 1 di questo articolo.

Come fare? Innanzitutto c’è da dire che il web offre delle ottime soluzioni rapide e gratuite fino a un certo punto (cioè nel servizio gratis ci sono dei limiti) per realizzare il tuo servizio di newsletter. Una di queste è Mailchimp che potrai sfruttare gratuitamente fino a 2 mila indirizzi. Se invece hai bisogno di gestire un database più importante, oltre alla versione pro di Mailchimp puoi provare il servizio Mailup, altrettanto professionale.

Ci sono molti altri servizi per il cosiddetto email marketing ma ti consiglio sempre di analizzare bene le possibilità di integrazione nel sito che ci sono. Visto che stai leggendo questo post, immagino che tu voglia fare da solo il più possibile o voglia imparare come fare: ecco perché ti consiglio questi due. Grazie a diversi plugin già pronti per WordPress e altri CMS puoi facilmente integrare moduli e form nel tuo sito web senza bisogno di intervenire sul codice. Ovviamente ti consiglio anche di fare prima uno squillo allo sviluppatore che ti ha realizzato il sito: potresti comunque fare qualche danno e non è mai una cosa bella.

Tornando a Mailchimp/Mailup, una volta che hai effettuato l’iscrizione al servizio ed, eventualmente, pagato l’abbonamento, potrai creare un modulo da inserire sul suo sito web affinché i tuoi utenti potranno iscriversi alla mailing list direttamente dal tuo sito. Il modulo è sempre personalizzabile perché si adatti al 100% alla grafica e allo stile delle tue pagine web.

Un altro dei vantaggi che offrono questi servizi integrati – ed è un vantaggio non indifferente – è quello di aggiornare automaticamente la lista dei contatti. Questo significa che non dovrai fare copia-incolla degli indirizzi ma li troverai direttamente nella tua lista una volta creata.

Puoi vedere come ho fatto io: il mio modulo di iscrizione alla newsletter è alla fine di questa pagina, nel footer.

Ecco che una volta scelto il servizio che ti piace, sistemati i form nel sito, potrai passare a pianificare gli invii (mensili o settimanali), al fine di informare i tuoi contatti sulle tue attività. Una buona norma è prediligere l’informazione utile alla semplice pubblicità: spaventerai di meno i tuoi destinatari che leggeranno più volentieri quel che scrivi. E’ un modo che hai per parlare con loro e convincerli, non credi?

Ecco perché hai bisogno di una strategia.

Per raggiungere i tuoi potenziali clienti hai bisogno di una strategia

Si fa presto a dire newsletter! In realtà quella del contatto e della conversazione con i potenziali clienti è una delle cose più delicate e, nello stesso tempo, profittevoli che puoi fare per il tuo brand.

Questo perché una newsletter non è solo una mail che invii più o meno periodicamente ai tuoi contatti, ma è molto di più:

  • è un modo che hai per vendere di più, abbassando il costo per acquisizione di ciascun cliente
  • è un modo per diffondere l’immagine della tua scuola, cioè per fare “branding”, come dicono i marketer moderni
  • ti aiuta a recuperare gli indecisi, perché lasciare una mail tutto sommato non costa niente e si fa con più semplicità di un acquisto
  • ti aiuta a segmentare il tuo gruppo di potenziali clienti per interesse, cosa super-importante, specialmente quando decidi di fare offerte o pubblicare news come l’inizio di un nuovo corso
  • chi non è più interessato si può auto-eliminare disiscrivendosi da solo dalla newsletter.

Proprio perché la newsletter è uno strumento così importante devi avere una solida strategia di conversione ovvero di vendita che ti aiuti a ottenere il massimo da questo lavoro.

Il mio parere è che dovresti adottare un approccio inbound cioè – sinteticamente – non limitarti a promuovere i tuoi corsi dicendo quanto sono belli e buoni, ma studiando i tuoi clienti, ciò che li porta al tuo corso, cosa si aspettano e quali sono le criticità che sorgeranno una volta trovata la tua offerta (ricordi la vecchia analisi SWOT?) così da attuare un tipo di comunicazione molto più convincente perché parla la lingua dei tuoi utenti e li mette a loro agio facendo trovare nel posto giusto, al momento giusto, proprio ciò che si aspettano.

Vuoi capire meglio cos’è il marketing inbound?

>> QUI C’E’ UN ARTICOLO COMPLETO (E LUNGHISSIMO) MA CHE TI DICE PROPRIO TUTTO <<

Se dovessi fare un elenco veloce e non esaustivo delle cose da fare per stabilire una strategia per la tua newsletter direi questo:

  • Metti a fuoco i posti dove inserirai il form per l’iscrizione alla newsletter: deve essere un posto visibile nel sito, che i tuoi utenti trovano subito. Sapendo dove metterai il form per l’iscrizione alla newsletter saprai anche meglio come realizzare una email di benvenuto, da far partire automaticamente (per questo i sistemi di gestione per le newsletter sono fondamentali), dando seguito all’azione che gli utenti hanno appena compiuto.
  • Puoi anche lavorare su una call-to-action originale da inserire proprio nell’header come fanno molti. Nell’esempio sotto quel che fa Veronica Gentili, una delle maggiori esperte di Facebook Ads in Italia che nella sua Academy ti propone di entrare nella “community privata”, un modo molto intelligente di chiamare una mailing list.
L’header della pagina dei corsi dell’Academy di Veronica Gentili
  • Cerca, sempre con l’obiettivo davanti agli occhi e con il tuo cliente-tipo ben presente, di capire quello che vuoi che succederà dopo, ovvero cosa accade una volta che i tuoi utenti si sono iscritti alla mail.
    Riceveranno gli aggiornamenti del blog? Ok. Devi avere un blog sul quale pubblichi almeno 3-4 volte al mese.
    Riceveranno notizie sui corsi in partenza? Bene, devi avere un quadro chiaro dei corsi che fai partire nei prossimi 4-6 mesi in modo da capire quando invierai le mail.
    E soprattutto: quando i tuoi potenziali studenti riceveranno la mail, cosa vuoi che facciano nell’immediato? Leggere e basta non è molto conveniente e non ti ripaga del lavoro fatto. Dovrebbero compiere un’azione come quella di cliccare un bottone per tornare di nuovo sul tuo sito, il posto dove puoi giocare al massimo le tue carte per vendere i tuoi corsi.
    La strategia è esattamente ciò: progettare prima per avere una precisa via da percorrere e avere anche un’altra possibilità importante che ci fa balzare immediatamente al prossimo punto…
  • Misura, misura, misura e poi aggiusta il tiro di conseguenza. Se progetti e hai quindi gli step che faranno i tuoi utenti chiari davanti agli occhi, puoi fare una delle cose più belle del digitale: misurare l’efficacia esatta delle tue idee. Puoi infatti capire quanti utenti hanno cliccato un bottone nella newsletter, quanti l’hanno letta, quanti l’hanno aperta. Questo ti permetterà anche di migliorare le cose nelle email successive, cercando di fare sempre meglio, e poi meglio ancora, fino a ottimizzare i processi e gli investimenti al massimo.

Lo so benissimo, sono tante cose e ci vogliono tante conoscenze tecniche per fare tutto ciò. Ecco perché esistiamo noi consulenti. Se vuoi fare una chiacchierata con me puoi farlo, il mio numero per WhatsApp è nella pagina contatti insieme a un form per mandarmi rapidamente una mail. Esponimi i tuoi dubbi e ti risponderò volentieri.

#4 Coinvolgi docenti e discenti nella tua attività web

Pensa che la tua fortuna potrebbe venire anche dal passaparola che chi ti conosce è in grado di generare. Non è una cosa tanto scontata. Niente di meglio, allora, che coinvolgere chi frequenta il tuo ente o la tua società di formazione a collaborare con te per la promozione sul web.

Mi spiego: far scrivere articoli ai docenti della tua scuola, formare gruppi sui social (ad esempio su Facebook) quando dai il via a dei corsi, pubblicare foto o piccoli video nei quali si vedono le aule nel pieno della loro attività (ricordati di chiedere sempre l’autorizzazione alla pubblicazione!), registrare delle piccole interviste, usando anche soltanto uno smartphone: sono modi per stimolare partecipazione e condivisione.

Pensa che l’80/90% di chi frequenta i tuoi corsi (discente o docente) ha sicuramente dei profili sui social. Pensa che ognuno di loro avrà una rete di amicizie più o meno larga. Pensa quanto saranno contenti di condividere i loro successi o una loro intervista con gli amici! Potrai moltiplicare la portata delle azioni di comunicazione scegliendo una strategia di Social Media Communication adatta alle tue attività.

Chiaramente la cosa va fatta con criterio, altrimenti rischia di diventare un’azione dal riscontro nullo o, peggio, un’operazione fastidiosa ed invadente che porterà danni, anziché vantaggi. Perché tutto sia fatto in modo giusto ed equilibrato, ma soprattutto perché questo porti ad un accrescimento della brand reputation, ovvero dell’autorevolezza del tuo ente o società, avrai bisogno dell’aiuto di un consulente.

Ma non è tutto: le recensioni sono diventate uno strumento fondamentale che aiuta il potenziale cliente nella scelta. L’esistenza di siti come Tripadvisor, Trustpilot, la possibilità offerta dallo stesso Google (e se lo fa Google c’è sempre un motivo!) di lasciare una recensione dopo un acquisto o dopo aver visitato un luogo grazie alle funzionalità di Google MyBusiness che è sempre più uno strumento fondamentale per tutte le aziende che vogliono farsi trovare direttamente sul motore di ricerca. Le recensioni sono una riprova sociale che dice al potenziale cliente che vuole comprare il tuo corso, che qualcun altro che ha una vita che gli assomiglia ha provato quel prodotto/servizio prima di lui.

Se vuoi saperne di più ti consiglio di leggere questo post di Luca De Berardinis su LinkedIn che dice di più proprio a proposito delle recensioni di Google. Qui invece trovi un articolo più approfondito di Salvatore Russo che ti spiega meglio cos’è Google My Business.

Tutto quel che docenti e discenti ti diranno a proposito della loro esperienza può essere valorizzato. Puoi realizzare un video a slides come questo semplicemente riportando il testo delle recensioni che avrai raccolto su un documento oppure usando delle video-recensioni, come questo che ho chiesto a ex-studenti di realizzare con il loro telefono e inviarmi poi.

#5 Crea eventi (online) e sfrutta le potenzialità dei social

Fra tutte queste attività che probabilmente, fino a ieri, non rientravano in quelle contemplate dal tuo ufficio, c’è anche l’impegno legato all’organizzazione di eventi online. Okay, niente è obbligatorio, ma dovresti almeno sapere che c’è la possibilità di aumentare il numero dei tuoi clienti con semplici strumenti offerti dai social network.

Uno di questi è la creazione di eventi che sia Facebook che LinkedIn mettono a disposizione dei propri iscritti. Potrai utilizzare questi strumenti in occasione della presentazione di un nuovo corso oppure del tuo open day, ma anche per far vedere quali sono le attività del tuo ente o società attraverso lezioni-prova a disposizione degli utenti della rete.

Oggi con grande semplicità e con piattaforme tipo Vimeo o Youtube o anche espressamente dedicate allo streaming multipiattaforma come StreamYard, solo per citarne una, puoi organizzare un evento online per attirare potenziali clienti. Questa possibilità è un po’ il nuovo modo di fare gli open-day che in passato hanno costituito uno dei momenti più ricchi di opportunità per le scuole di formazione.

Anche in questo caso è importantissimo capire qual è l’obiettivo, perché se ti interessa raccogliere lead, forse il modo migliore è quello di organizzare un evento gratuito ma con iscrizione in modo da avere subito una mailing list. Chiaramente l’evento deve essere interessante e attirare esattamente il tuo target di utenti.

Un esempio è il webinar gratuito che ho organizzato per un cliente con l’obiettivo di attirare cantine interessate all’internazionalizzazione. Abbiamo organizzato un appuntamento online per spiegare i maggiori finanziamenti disponibili per la promozione delle cantine sui mercati internazionali invitando un esperto nel settore. Abbiamo promosso l’evento gratuito sulla nostra newsletter, l’ospite esperto ha voluto girare la locandina anche sui suoi social, abbiamo diffuso sui canali del cliente, sul sito del cliente e in poco tempo l’evento è andato tutto esaurito lasciando pure oltre 100 persone (delle quali comunque avevamo già raccolto l’email) in lista d’attesa.

La schermata di analisi di Eventbrite che riassume i risultati del Webinar

L’evento era gratuito, d’accordo. Ma poi abbiamo usato questa mailing list nutrita (320 indirizzi circa) per promuovere i servizi di internazionalizzazione offerti dal nostro cliente. Ma non solo: lo sforzo per realizzare questo webinar sta accrescendo il suo valore, passo, dopo passo. Abbiamo registrato l’appuntamento online e oggi è disponibile on-demand sul sito del nostro cliente. Questo significa che continuiamo a raccogliere indirizzi di potenziali clienti interessati al servizio di internazionalizzazione praticamente senza fare altro.

Master Wine Export Management: un caso-studio

Ora sai quante cose (e ce ne sono ancora tante altre!) potrai fare grazie al web. Per mettere tutto a sistema e fare che le azioni funzionino bene e portino risultati concreti e di successo, serve una strategia di digital marketing precisa e strutturata.

Il successo può essere davvero strepitoso.

In questa infografica ti mostro cosa ho realizzato per il Master in Wine Export Management nel secondo anno di attività. La lascio anche se è datata, visto che sono passati tanti anni e il corso è ancora attivo, vivo e vegeto e raccoglie tantissimo interesse e studenti, anche più di allora.

master wine export pescara

La particolarità di questo corso è quella che l’ha reso da subito vincente: l’essere estremamente specifico e avere un’audience di potenziali clienti molto ben definita. Questo rende vincenti molti corsi di formazione.

Abbiamo lavorato tantissimo online, molto meno offiline, e la strategia ha coperto tutto il territorio nazionale. Natuaralmente i costi dell’intero piano di digital marketing e comunicazione web sono stati assolutamente contenuti, rispetto a quello che puoi immaginare sia per un analogo piano basato su meccanismi più classici.

L’impatto è stato incredibile. Le richieste sono arrivate da tutta Italia, così come i 15 discenti che hanno poi costituito l’aula. Oggi siamo a lavoro per la nona edizione che sta dando ottimi risultati in termini di contatto già sulla scorta del passato anche se il lavoro sulla promozione è diminuito molto.

Puoi leggere di più in questo articolo che parla del lavoro che ho fatto per il posizionamento sui motori di ricerca. Qui invece puoi trovare una pagina con tutte le indicazioni e gli indirizzi utili.

Vuoi fare due chiacchiere sullo sviluppo delle potenzialità del tuo ente? Contattami oppure commenta questo articolo.

Checklist per promuovere il tuo corso di formazione sul web in modo efficace

Per concludere questo lungo articolo, se hai avuto la pazienza di leggere fin qui, ti do un paio di elenchi di cose importanti che dovresti ricordare per essere davvero efficace.

  • Individua con precisione il tuo studente-tipo e sii quanto più esclusivo possibile: meno largo sarà il target meno spenderai per l’acquisizione degli studenti.
    Questa attività mira a creare le tue Buyer Personas. Sono uno strumento imprescindibile per ogni attività di promozione e ne ho parlato in questo libro.
  • Metti a fuoco il budget che hai a disposizione perché se vorrai fare campagne a pagamento (non ne abbiamo parlato e meriterebbe di fare un articolo a parte) oppure ci saranno soldi da spendere per l’agenzia o i consulenti, devi sapere quanti studenti devi mettere insieme per raggiungere il break-even point. Questo potrebbe anche darti l’idea del costo giusto per il corso, quello che ti consente di guadagnarci.
  • Immagina una roadmap, cioè un percorso che l’utente-tipo fa per arrivare ad acquistare il corso. In termini tecnici si chiama buyer’s journey cioè il viaggio del buyer ed è un nome significativo perché in questo documento puoi scrivere tutte le tappe e le cose che serviranno al tuo potenziale studente per andare avanti nel suo “viaggio” e raggiungere il momento dell’iscrizione al corso. Questa attività ti dà la sicurezza della lista della spesa, e fa in modo che tu non ti accorga di aver dimenticato qualcosa mentre stai cucinando e – cavoli – non puoi far altro che cambiare ricetta. Anche di questo ti parlo nel libro SEO Energy, capitolo 4.
  • Realizza il tuo sito web oppure una pagina corso sul tuo sito stando attento a tutto. Questo significa che devi tenere d’occhio sia questioni tecniche che relative al linguaggio. A naso direi che da solo non ce la puoi fare, così come io ho bisogno del mio team per rispondere a tutte le esigenze dei clienti. La cosa migliore è rivolgerti a un’agenzia oppure chiedimi come fare e ti darò una mano a individuare la struttura migliore per te.
  • Organizza eventi gratuiti per raccogliere interesse
  • Organizza la tua mailing list
  • Studia una strategia di contatto con i potenziali studenti
  • Fatti aiutare nella promozione dagli ex-studenti e dai docenti del corso
  • Preparati alla conversione
  • Raccogli recensioni dei nuovi studenti
  • Festeggia la fine del corso! 🙂

1 Comment
  • Duccio Armenise

    5 Ottobre 2017 at 10:45 Rispondi

    Tutto molto interessante! In particolare sottoscrivo in pieno il punto 4: coinvolgere i docenti è fondamentale per un content marketing di successo. I contenuti sono ancora il carburante di ogni strategia di comunicazione, specialmente nel settore della formazione.

    A proposito di “nicchia” e di “SEO”, invece, un errore comune consiste nel pensare a un solo motore di ricerca (big. G, of course) mentre in realtà per la tua nicchia esiste quasi sempre una miriade di motori di ricerca DEDICATI. Certo, tutti i motori di ricerca che non sono Google ottengono una quantità di traffico infinitesimale rispetto a quella che ottiene il leader di settore MA è anche vero che il loro traffico è molto più specifico e, di conseguenza, più rilevante.

    Per esempio nella nicchia che riguarda i corsi ci sono Emagister.it, Corsidia.com, TuttoFormazione.com e molti altri! Alcuni di questi offrono anche buone opportunità di link building e strumenti di “Educational Marketing” (per esempio la possibilità di pubblicare mini-guide estratte dalle lezioni per dare un “assaggio” degli argomenti trattati e della bravura degli insegnanti).

    Tra l’altro questo tipo di piattaforme per la promozione dei corsi sono tenute in alta considerazione da Google perché soddisfano una intenzione utente molto specifica che il singolo sito non può soddisfare: quella di farsi un’idea dei corsi (magari vicino casa) e dei prezzi, di tutte le possibilità disponibili. Ricerche come “corsi di … a …” e “scuole di …” tendono a mostrare nei primi risultati della SERP quasi sempre almeno una piattaforma come queste.

    Inoltre l’Educational Marketing è probabilmente una delle strategie di marketing di maggior successo quando non vuoi ottenere dei generici “clienti” ma, bensì, dei corsisti (che sono un tipo particolare di clienti). Questo perché le mini-guide tendono a performare bene su Google, ti presenti risolvendo subito un problema al tuo lettore e questo instaura da subito un rapporto di tipo Insegnante-Allievo 🙂

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