
Esiste un vino moderno? Se ne parla a Firenze in un incontro in rosa
Ogni tanto succede che nascano delle alchimie fra le persone, di quelle belle, che stimolano, e ma che hanno il vantaggio di essere vere e trasformarsi subito in (nuove) cose da fare. La scintilla che è scoppiata fra me e Camilla Carrega è di questo tipo: lei, vulcanica enologa e produttrice, giovane, imprenditore capace e intraprenente e io, sempre dietro alle mie robe digitali, dentro e (soprattutto) fuori dalle cantine.
Per concretizzare subito il nostro incontro mi ha invitato a partecipare con uno speech a un appuntamento che ha incontrato la mia curiosità, a partire dal titolo: “L’eredità delle donne: i nuovi volti femminili del vino moderno“. Una curiosità non dovuta al fattore di genere (le donne), quanto piuttosto a quel nuovi volti accostato a vino moderno.
E’ stata come un’epifania: mi sono resa conto, credo per la prima volta, che c’è davvero un vino moderno, nel senso di contemporano (per me che sono laureata in Storia ha una certa importanza). Un nuovo prodotto che si sta evolvendo rapidamente e che segue i nuovi volti del marketing, della comunicazione, della vendita, dell’export.
Tutto ciò sta cambiando i prodotti? Secondo me sì, anche. Ed è anche giusto che sia così (okay, sono pronta a raccogliere critiche). Il vino è un prodotto dell’uomo e come tale si evolve, insieme ad esso.
Wine e digitale: il nuovo modo di ve(n)dere il vino, ma non solo
Quando penso al vino e al digitale accostati la prima cosa che mi sento rispondere è “Ecommerce“, perché stranamente il web viene visto (ancora) come solo la trasposizione in pixel di un negozio. In parte è giusto e chi continua ad essere cieco alla transizione è destinato a restare un assente ingiustificato. E’ di oggi la notizia che Pernod Ricard (quel Pernod Ricard!) ha acquistato Univinum, uno dei più potenti ecommerce verticali spagnoli. Dunque voilà… cos’altro aggiungere?
Ma vino e digitale non è solo ecommerce e mera vendita online (BtoB o BtoC che sia), ma è anche tutto ciò che viene prima, e cioè marketing, comunicazione, PR, e tutto ciò che deve venire dopo, e cioè reselling, customer care, etc.
Di questo trovo conferma nei dati internazionali che parlano di investimenti nel settore digitale sempre crescenti.
Dunque, se stai leggendo questo articolo e hai una cantina vinicola o lavori dentro una cantina, prendila come una esortazione: formatevi, cercate di capire, evolvete e con coraggio aprite anche quest’altra finestra.
A Firenze parleremo anche di tutto questo
Grosso modo partiremo da qui, io e Camilla, insieme a tutta la bella platea di speaker che sono stati chiamati a raccontare un prodotto da tanti punti di vista, persino da quello musicale. Un appuntamento vario e inserito in una cornice mozzafiato che non vedo l’ora di esplorare: l’Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella.
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